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Criminalità: Zaia, in Veneto subito più uomini, più mezzi e l'esercito

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Venezia, 12 dic. (AdnKronos) - “Roma faccia attenzione, perché alla lunga l'inerzia può diventare colpa, che i cittadini non perdoneranno alle Istituzioni. In Veneto è emergenza sicurezza ormai quotidiana e il livello di violenza dei gesti criminosi si sta alzando. Aspettando ancora ci scapperà il morto e scatteranno immancabili e inutili lacrime di coccodrillo. Quello che deve scattare invece è un piano straordinario per la sicurezza dei veneti, con più uomini, più mezzi e l'esercito in campo, anche se si trattasse solo di fare da deterrente con la presenza”. Con queste parole, alla luce di nuovi fatti criminosi accaduti in Veneto, il Presidente della Regione Luca Zaia, torna a chiedere allo Stato “interventi concreti per arginare quella che è diventata una vera e propria emergenza quotidiana, a cominciare da un atto formale che dia poteri straordinari alle forze dell'ordine e preveda l'utilizzo dell'Esercito”. “Furti, scippi, aggressioni si registrano ogni giorno – prosegue Zaia – e ieri la scena da film di una rapina alle Poste di Cadoneghe con 30 ostaggi stesi a terra e un testimone che parla di particolare violenza dei malviventi. Ma qualcuno la fa la rassegna stampa al Presidente del Consiglio e ai Ministri?– si chiede Zaia – perché basterebbe quella per capire in che guaio è stato messo il Veneto e che bisogna agire in fretta. Oggi Cadoneghe – aggiunge il Governatore - ieri due assalti brutali alle case a Jesolo di due imprenditori, a Vicenza in un anno un centinaio di spacciatori rimessi a piede libero in un solo anno da leggi oltremodo permissive, e potrei proseguire a lungo con le citazioni. La misura è davvero colma”. “Il Veneto – incalza Zaia – è la terra che ha dovuto assistere all'orrore dell'efferato massacro dei coniugi Pelliciardi nel trevigiano e sul tema sicurezza non è disposto a fare sconti, perché il nervo è ormai scoperto. Prima o poi qualcuno deciderà di fare da sé – conclude il Governatore – e allora la sconfitta delle Istituzioni sarà totale. Io non voglio arrendermi e continuerò ad alzare la voce ogni giorno, per stare, come impone il mio mandato, dalla parte della gente Veneta e della legalità”.

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