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Ricerca: studio Sissa Trieste svela meccanismo proteina prionica

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Trieste, 17 dic. (Adnkronos) - La proteina prionica (PrPC) ha la capacità di proteggere i neuroni del cervello. Questa funzione fisiologica protettiva, seppur nota da qualche tempo agli scienziati, mancava di una conoscenza dettagliata del meccanismo molecolare alla sua base. Questa lacuna è stata per la prima volta colmata da un nuovo studio della Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) di Trieste, pubblicato sulla rivista "Antioxidants and Redox Signaling", il giornale scientifico più importante nelle ricerche sui meccanismi di ossido riduzione che regolano i processi biologici. Quando non si trasforma nel temibile prione, l'agente infettivo all'origine di alcune importanti malattie neurodegenerative come ad esempio il morbo della mucca pazza, la proteina prionica assolve un' importante funzione neuroprotettiva, il cui meccanismo preciso è rimasto a lungo elusivo. Lo studio descrive in dettaglio il meccanismo molecolare fisiologico con cui la proteina prionica protegge i neuroni, favorendo anche la comprensione di alcuni meccanismi patologici che colpiscono il cervello. “Questa proteina modula le sinapsi glutamergiche”, spiega Giuseppe Legname, professore della Sissa che ha coordinato lo studio. Questo tipo di sinapsi è molto diffusa nel cervello (il nome deriva dal tipo di neurotrasmettitore usato da questi neuroni, il glutammato). “In particolare la proteina prionica, in cooperazione con gli ioni di rame, modula il meccanismo di apertura/chiusura dei canali che permettono il passaggio degli ioni calcio all'interno del neurone, fondamentali nella trasmissione del segnale nervoso”, continua Legname.

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