A Milano l'ex Ansaldo diventa spazio-innovazione, 6000 metri quadri di produzione culturale
Milano, 31 mar. - (AdnKronos) - Partono a maggio i lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell'ex Ansaldo, per consegnare alla città uno spazio totalmente dedicato alla creatività e all'innovazione. Presentato questa mattina dall'assessore alle politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca Cristina Tajani insieme con Matteo Bartolomeo, socio fondatore di Avanzi e Make a Cube, Daniela Cattaneo, fondatrice di h+, Nicolò Bini di Esterni e Valentina La Terza, di Arci Milano, il nuovo progetto per la valorizzazione degli oltre 6mila metri quadri dell'Ex Stecca nel cuore di zona Tortona. L'Ex-Ansaldo sarà una moderna “fabbrica” di produzione culturale dove incubazione, produzione e fruizione coesistono in un unico spazio per la formazione, la creatività, gli eventi, l'impresa, la ristorazione e il tempo libero. Al suo interno si producono idee e imprese, si copre tutto il ciclo dei prodotti, per far sì che ricerca e sperimentazione possano diventare motore di crescita sociale e culturale. Un acceleratore nella creazione di brand culturali e di imprese della creatività del tessuto cittadino per sviluppare economia virtuosa e rigenerativa. Un luogo aperto a tutta la città ma dal respiro internazionale dove far crescere le proprie idee e i propri progetti in una dimensione collettiva. Il progetto di riqualificazione e ristrutturazione firmato da onsitestudio prevede grandi spazi di incontro, di studio, di riflessione e di lavoro - luminosi, fluidi, aperti anche di notte - con laboratori e negozi, sale prova e palchi, serre e cucine. Tutti collegati e in dialogo tra loro dove giovani e meno giovani possano incontrarsi, comunicare, creare o semplicemente riposarsi. Spazi per lavorare in piccoli o grandi gruppi in quello che sarà incubatore e laboratorio, banco di prova e acceleratore per imprese e associazioni, per investitori di venture capital ed early adopter, per progettisti e ricercatori. Le due grandi sale al pianterreno ospiteranno un bar-gastronomia sempre aperto, un bookshop, un cinema-teatro, diversi palchi a disposizione per presentazioni e spettacoli live con un fitto calendario di eventi. Salendo al primo piano, invece, sarà possibile immergersi in un mondo fluido e in continua evoluzione, composto da diversi spazi sempre in sinergia tra loro: il co-working sarà a stretto contatto con i laboratori, favorendo una contaminazione reciproca e originale. L'ostello sarà una residenza per ospiti e artisti di passaggio, un po' come una seconda casa, un recapito provvisorio ma personale; il ristorante, un mix tra laboratorio e azienda agricola, valorizzerà la produzione e la trasformazione delle materie prime. Il progetto architettonico e creativo ideato da Arci Milano, Avanzi, esterni, h+, Make a Cube3 con la collaborazione del Comune di Milano si sviluppa intorno al concetto di trasformazione culturale e produttiva attenta a recepire i nuovi linguaggi della contemporaneità in costante divenire mettendo la cultura al centro di ogni processo decisionale come chiave per comprendere e interpretare il mondo e le sue evoluzioni.