Sanità: sindaco dell'Agrigentino, ennesimo scippo, noi abbandonati
Palermo, 5 gen. (AdnKronos) - "Non rimarremo inermi di fronte all'ennesimo scippo perpetrato nei confronti del diritto alla salute dei cittadini e di un territorio sempre più abbandonato a se stesso. Questa struttura è l'unico presidio a servizio di un'ampia area al confine tra le province del Palermitano e dell'Agrigentino". Così il sindaco di Santo Stefano Quisquina (Agrigento), Francesco Cacciatore, commenta con l'AdnKronos la decisione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, di chiudere quattro punti nascita in Sicilia, tra cui anche quello del centro dell'Agrigentino, ospitato in una struttura privata. Nella Casa di cura Attardi lo stop alle nascite è stato decretato già dal primo novembre. Colpa dei numeri risicati, appena 160 parti l'anno, una quota insufficiente per assicurarne la sopravvivenza. Ma è proprio la logica dei numeri che il primo cittadino contesta. "E' inaccettabile perché la salute dei miei concittadini non può essere affidata a meri calcoli matematici - dice il sindaco -. La struttura, infatti, serve un'utenza di 24 comuni del Palermitano e dell'Agrigentino, che sarebbero altrimenti isolati".