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Eternit: difesa, non ci fu dolo, rischi amianto allora non si conoscevano

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Torino, 12 apr. (LaPresse) - "Di dolo non si puo' parlare. Si potrebbe dire che avrebbero potuto fare qualcosa di piu', ma come se all'epoca le conoscenze sulla nocivita' dell'amianto erano insufficienti?". E' quello che ha sostenuto l'avvocato Cesare Zaccone, legale di uno dei due imputati nel processo di appello Eternit, durante l'udienza di oggi a Torino. "Dagli anni '70 agli anni '80 - ha detto il legale del barone belga Loui DeCartier - l'amianto ha avuto il suo massimo utilizzo nel mondo, in Italia ma anche in altri Paesi. Non c'era una conoscenza diffusa dei danni che provoca". Tanto che "molti dirigenti Eternit - ha sottolineato Zaccone - vivevano in fabbrica con mogli e bambini. Un elemento che da' l'idea dello stato di conoscenze dell'epoca".

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