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Terrorismo: intelligence, per Usa obiettivo e' evitare Bengasi 2

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Roma, 5 ago. (Adnkronos) - Il rischio c'e'. E l'obiettivo e' "evitare una Bengasi 2", un altro attentato come quello che l'11 settembre 2012 costo' la vita all'ambasciatore Usa in Libia, Christopher Stevens. Il "progetto di attentati ad ambasciate americane e' molto concreto", spiegano all'Adnkronos qualificate fonti del Comparto intelligence italiano dopo l'allarme terrorismo diramato lo scorso week end dagli Stati Uniti, che a seguito di 'una minaccia molto seria' ha portato alla chiusura di un certo numero di rappresentanze diplomatiche in Nord Africa e Medio Oriente, ampliando la lista dei paesi a rischio. Le contromisure dei Servizi Segreti Usa, percio', "non sono un eccesso di zelo", rimarcano le stesse fonti, sottolineando come "la serieta' della minaccia" resti "molto elevata". Ed e' sempre "alta l'attenzione" anche in Europa, su vari livelli di minacce terrostiche: dai 'lone wolf', i cosiddetti 'lupi solitari', agli estremisti di 'seconda generazione', quelli che hanno gia' un passaporto europeo, e possono godere di maggiore liberta' di movimento considerando il carattere fluido della minaccia terroristica. Anche in Italia "c'e' un innalzamento della soglia di attenzione" contro il rischio terrorismo, ma al momento "non ci sono minacce concrete o criticita"'. In questo momento, infatti, i gruppi di jihadisti nordafricani sarebbero piu' attenti alla costruzione di un consenso nelle loro aree piuttosto che a un contrasto diretto in ambito europeo. Una "speciale attenzione" e' invece riservata dai nostri 007 agli scenari che vedono coinvolti i contingenti italiani all'estero, in particolare Afghanistan e Libano, anche a seguito della crisi nella vicina Siria.

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