Estate: Canova (Cestit), in vacanza c'e' chi vuole salto nel buio (2)
(Adnkronos) - Il professor Canova spiega poi all'Adnkronos che, per esempio, l'esperienza di condividere l'auto con degli sconosciuti per spostarsi "e' una realta' gia' molto diffusa da anni nel mondo anglosassone e pangermanico. Questo comportamento -spiega il ricercatore- e' riconducibile da una parte al risparmio economico e dall'altra alla ricerca di una modalita' di turismo ambientale e sostenibile". In Italia invece questo fenomeno "e' tipico, per ora, di piccole nicchie come i movimenti ambientalisti. Comunque -prosegue Canova- e' molto piu' diffuso tra i giovani, mentre nei paesi anglosassoni non e' cosi' forte la differenziazione di eta'". Secondo il professore il fenomeno "e' in crescita anche da noi e tendera' a crescere sempre di piu' a causa della crisi. Sono sempre di piu', infatti, gli italiani che cercano modalita' di viaggio low cost". In ogni caso, queste modalita' particolari di vacanza non sconfiggeranno, per Canova, il turismo di massa che "continuera' a rimanere e anche adesso tiene come settore". Infine, riguardo alla possibilita' sfruttata da sempre piu' giovani di coniugare lavoro e vacanza, il ricercatore sottolinea come questo fenomeno assomigli "all'usanza di stare nei kibbutz con la possibilita' di sperimentare una vita comunitaria facendo allo stesso tempo del turismo. E' una tendenza -spiega Canova- che riguarda i giovani che vogliono fare un'esperienza diretta di lavoro, opportunita' che scuola e universita' non offrono. Il viaggio e' un'esperienza totalizzante - conclude il ricercatore - e apprendere un mestiere in breve tempo e' un'esperienza importante per i giovani che permette loro di emanciparsi e guadagnare autonomia economica".