Sanita': ospedali Milano, Medicine piene ma non e' ancora emergenza
Milano, 14 ago. (Adnkronos Salute) - Si aspettano un Ferragosto tranquillo, senza particolari allarmi salvo imprevisti, gli operatori dell'emergenza-urgenza di Milano alle prese con la riduzione estiva dei posti letto negli ospedali. Soprattutto i reparti di medicina delle grandi strutture cittadine sono pieni o quasi al completo, impegnati in particolare nell'assistenza agli anziani e ai malati cronici. Ma superati i giorni del grande caldo, quando i pronto soccorso del capoluogo lombardo hanno vissuto anche momenti di crisi, gli addetti ai lavori contattati dall'Adnkronos Salute parlano in generale di una situazione al momento sotto controllo. Dal 118 di Milano raccontano una giornata "per ora tranquillissima: in questo momento sono aperte 30 schede, rispetto a una media di 70-80 tipica di un giorno ordinario". Descrivono una "situazione tranquilla" anche dall'ospedale San Carlo, nella periferia sud ovest della citta': "In pronto soccorso non c'e' iperafflusso. E nei reparti abbiamo ancora posti letto liberi, quindi in caso di emergenza non dovrebbero esserci particolari problemi". Anche a Niguarda, periferia nord est della citta' meneghina, "siamo messi discretamente", afferma Daniele Coen, direttore della Struttura complessa di medicina d'urgenza e pronto soccorso. "Lunedi' 12 agosto abbiamo vissuto una giornata particolarmente difficile, con 268 accessi nelle 24 ore contro una media di 200-220 delle normali giornate di agosto, ma ora siamo ritornati su questi numeri e l'emergenza sembra rientrata. Le Medicine e le Chirurgie generali lavorano praticamente a regime e sono piene, anche perche' fanno fronte alla riduzione estiva dei reparti specialistici, ma al momento non siamo in una condizione di particolare criticita'". Dal centralissimo Policlinico, infine, il responsabile del pronto soccorso Basilio Tiso parla di "qualche difficolta' solo in Medicina, piu' che altro in Geriatria, ma senza arrivare alla situazione d'emergenza che viviamo ogni inverno". (segue)