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Territorio: pietre storiche, pugliesi in lizza per Global Heritage Stone Resource

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Roma, 16 ago. - (Adnkronos) - Cos'hanno in comune i Sassi di Matera, la Cattedrale di Trani e il Barocco leccese? Sono tutti costruiti (o scavati, nel caso dei Sassi) in tre tipi di pietre leccesi, diverse tra loro per tipologia ma accomunate non solo dalla provenienza geografica ma anche dal patrimonio storico e culturale che rappresentano. Si', perche' anche le pietre possono essere testimoni storici dell'evoluzione umana e, proprio come succede con i siti patrimonio dell'umanita' censiti dall'Unesco, si meritano una lista tutta loro, la Global Heritage Stone Resource istituita dall'Unione Internazionale delle Scienze Geologiche per designare le risorse lapidee naturali che hanno raggiunto diffusione nella cultura umana e della quale potrebbero far parte anche le storiche pietre pugliesi. Il progetto della lista dedicata alle 'building stones', cioe' alle pietre da costruzione, nasce nel 2008 in occasione del Congresso Geologico Mondiale di Oslo ed e' proseguita con la costituzione di un gruppo di lavoro in seno all'Associazione Internazionale di Geologia Applicata che sta lavorando alla compilazione della lista delle pietre storicamente utilizzate per realizzare edifici e monumenti e di cui si vuole conservare la tradizione e valorizzarne l'utilizzo. Una sorta, insomma, di inventario tecnico dei materiali lapidei che hanno fatto la storia della costruzione, in grado di unire la componente tecnica a quella storico-artistica. Nel progetto della lista mondiale delle pietre da costruzione, potrebbero entrare a far parte anche tre tipi di pietre leccesi. "C'e' la pietra di Trani, utilizzata ad esempio in Castel del Monte e nella Cattedrale di Trani, tuttora utilizzata come materiale da rivestimento con un bacino estrattivo ampio che conta diverse cave - spiega all'Adnkronos Vincenzo Simeone, ordinario di Geologia applicata nel Politecnico di Bari, al lavoro sulla candidatura pugliese - C'e' la pietra leccese, calcarenite tenera ben lavorabile e per questo molto utilizzata nelle lavorazioni barocche ma anche in molte costruzioni del Salento. E infine, la calcarenite di Gravina, la roccia nella quale sono scavati i celebri Sassi di Matera e di cui sono fatti la gran parte degli habitat rupestri pugliesi e le costruzioni della Murgia, utilizzata anche per il Castello Aragonese, una pietra relativamente resistente ma abbastanza tenera da essere scavabile a mano".(segue)

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