Papa: il sociologo, telefonate rientrano nella sua strategia 'politica'
Città del Vaticano, 27 ago. (Adnkronos) - "Le telefonate impreviste, improvvise e dirette del Papa alla gente comune sono la prosecuzione logica dell'impostazione 'politica' di questo pontificato". E' quanto sottolinea all'Adnkronos Franco Ferrarotti, il decano dei sociologi italiani, nel giorno in cui si è resa nota la chiamata di Francesco a una donna argentina vittima di stupro ad opera di un agente di polizia; ultima telefonata di una serie già cospicua iniziata fin dai primi giorni in Vaticano di Jorge Mario Bergoglio. "Alla scelta del nome di Francesco, primo nella bimillenaria storia della Chiesa, ha fatto seguito anche l'adozione di un linguaggio coerente con quella scelta", osserva. "Ho la forte impressione che le telefonate del Papa altro non siano che la prosecuzione di un'opera di de-burocratizzazione del papato e della stessa immagine della Chiesa. Francesco - spiega Ferrarotti - si riconosce come un uomo in tutto simile alla gente comune e si comporta con grande coerenza in questo senso, sfidando anche i relativi pericoli. Mi ha molto colpito il rovesciamento di posizioni, per cui non è mai l'uomo di cultura teologica che parla ma il padre, il fratello più anziano. Questa, usando il termine nella sua accezione più positiva e benevola, è una grande 'astuzia' teologica di Bergoglio". Per Ferrarotti, "siamo di fronte a un fatto straordinario: l'ortodossia non viene mai invocata, ma rovesciata dall'interno attraverso una nuova forma di comunicazione diretta e di semplicità del linguaggio, di cui sono testimonianza anche queste telefonate 'a sorpresa' del Papa. Un atteggiamento, direi una scelta niente affatto improvvisata, ma ben ponderata, al di là del reale desiderio di 'consolazione degli afflitti' che Francesco cristianamente opera, che con la sua estrema semplicità sta spiazzando un po' tutti, all'interno come all'esterno delle mura del Vaticano, con spallate tremende a quello che si poteva definire fino a ieri come il prevedibile comportamento di un Papa".