Migranti: Bartolo, nelle acque di Lampedusa è in corso un nuovo olocausto
Palermo, 12 gen. (AdnKronos) - "Nelle acque di Lampedusa si sta vivendo un nuovo olocausto. Un sacrificio umano al quale si assiste giorno per giorno sotto il silenzio generale". Così Pietro Bartolo, medico di Lampedusa da anni impegnato nella prima assistenza ai migranti sbarcati nell'isola, descrive la terribile situazione vissuta da uomini e donne che giornalmente arrivano nel porto lampedusano e di quelli, centinaia ogni anno, che perdono la vita nel tentativo di approdare in Italia. L'occasione è la conferenza, promossa dal Centro Studi Pio La Torre, su 'Migrazioni del XXI secolo; l'Italia e l'Europa tra disuguaglianza, accoglienza e integrazione', a Palermo. "In trent'anni di lavoro di assistenza ai migranti ho assistito a scene terribili e drammatiche riguardanti donne, bambini e uomini - ha aggiunto - Ma, purtroppo, grazie ad una disinformazione mediatica perpetrata da parte di politici e giornalisti si cerca di diffondere il terrore, la paura, i pregiudizi nei confronti di questi migranti, raccontando enormi bugie che terrorizzano la gente. Nel 2016 sono arrivate 180mila persone, numeri che non sembrano proprio compatibili con una paventata 'invasione straniera'. Una bugia, come quella che gli immigrati sarebbero responsabili della diffusione di malattie infettive mortali. In oltre trent'anni non abbiamo mai riscontrato malattie infettive gravi tra chi è sbarcato".