Mafia: pm Di Matteo, ci hanno definiti eversivi e nessuno ci ha difesi
Palermo, 26 gen. (AdnKronos) - "Siamo arrivati al termine della requisitoria, la presenza mia e del collega Francesco Del Bene cessa con l'udienza di oggi. Personalmente è stato per me un impegno, tra le Procure di Caltanissetta e di Palermo durato 25 anni. Ho seguito questo processo fin dall'inizio, dalle indagini preliminari. Un processo che è destinato a portarsi dietro una scia infinita di veleni e di polemiche". Lo ha detto il pm Nino Di Matteo concludendo la sua requisitoria al processo sulla trattativa tra Stato e mafia. Oggi cessa la sua applicazione dalla Dna. Di Matteo e Del Bene non potranno nemmeno più seguire le udienze dedicate alla discussione della difesa. "Man mano che siamo andati avanti ho avuto contezza del costo che avrei pagato per questo processo - dice ancora - e credo di non essermi sbagliato. Hanno più volte affermato che l'azione di noi pm è stata caratterizzata persino da finalità eversive, e nessuno ha reagito. Nessuno ci ha difeso di fronte ad accuse cosi gravi, ma noi lo abbiamo messo in conto. Così avviene in questi casi, in cui l'accertamento giudiziario non si limita agli aspetti criminali ma si rivolge a profili più alti e causali più complesse". "Siamo veramente onorati di avere avuto l'occasione di confrontarci con la serenità e l'autorevolezza della corte d'assise - prosegue Di Matteo - abbiamo l'ulteriore certezza che ci fa vivere con coraggio che nessuno ci potrà togliere: quella di avere agito per cercare la verità". E parla di momenti "di profondo isolamento", ma sempre "con la consapevolezza che stiamo compiendo il nostro dovere".