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Messina: frana su autostrada, vertici Cas indagati per disastro ambientale

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Palermo, 9 mar. (AdnKronos) - Con l'accusa di disastro ambientale in concorso, peculato e falsità ideologica, I Carabinieri del Comando provinciale di Messina, guidati dal colonnello Jacopo Mannucci Benincasa, hanno eseguito all'alba di oggi tre misure cautelari nei confronti di due dirigenti del Consorzio Autostrade Siciliane e di un imprenditore di Letojanni. I militari hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione della misura cautelare interdittiva emessa dal Gip del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura della Repubblica. Sono stati sospesi dall'esercizio del pubblico ufficio per 12 mesi: il direttore Generale del CAS Salvatore Pirrone ed il dirigente dell'area tecnica Gaspare Sceusa; inoltre un provvedimento di divieto di esercitare l'attività di impresa, per 8 mesi, ha colpito 'imprenditore di Letojanni Francesco Musumeci. Ancora una volta al centro delle indagini vi è il movimento franoso che, il 5 ottobre 2015, ha interessato un ampio tratto dell'autostrada A18 Messina/Catania, nel comune di Letojanni (Messina), ed in particolare i lavori di somma urgenza, per un importo di 500 mila euro più iva, appaltati per la messa in sicurezza della carreggiata lato valle di quel tratto di strada. Il provvedimento scaturisce da due distinte indagini, sviluppate rispettivamente dai Carabinieri della Compagnia di Taormina e da quelli della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica del capoluogo, i cui esiti hanno permesso di fare piena luce su una serie di comportamenti illeciti. Il provvedimento cautelare era stato emesso anche nei confronti del funzionario del CAS Antonino Spitaleri ma a carico di questi non è stato eseguito poiché l'uomo è stato, nel frattempo, collocato in pensione.

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