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Allarme igiene a Licata: "Aiutateci, siamo sommersi dai rifiuti"

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Palermo, 17 mar. (AdnKronos) - Rifiuti ovunque, cataste di immondizia nei pressi di scuole, negozi, abitazioni, ville e chiese. Ormai a Licata, grosso centro dell'agrigentino con delle spiagge bellissime e un porto turistico meta di migliaia di turisti, commissariata dall'estate scorsa, è allarme igiene. Da mesi la raccolta dei rifiuti va a singhiozzo, ma soprattutto si sono accumulate oltre 400 tonnellate di rifiuti, come conferma sconsolata all'Adnkronos la commissaria Maria Grazia Brandara. Il risultato? Immense discariche vere e proprie che, in vista dell'arrivo della stagione calda, possono provocare anche malattie. Adesso i cittadini, stanchi di questa situazione che definiscono "insostenibile" ma soprattutto "insopportabile per un paese civile" hanno deciso di scendere in piazza. Così, giovedì prossimo, 22 marzo, si terrà nella centralissima Piazza Progresso, davanti al Municipio, una protesta, un sit-in, organizzato da cittadini, ma anche Confcommercio, Fipe, Cna Turismo, Associazione Bed and Breakfast, "per gridare forte che 'Licata è sommersa dalla spazzatura', e noi siamo stanchi", dicono all'unisono. E, con ogni probabilità, avranno al loro fianco anche la commissaria Brandara che ringrazia i cittadini per "il grande senso di responsabilità dimostrato finora". Il grido di allarme che parte dagli operatori turistici e della ristorazione della città, ma che coinvolge indistintamente tutti i cittadini è stato lanciato oggi. “Abbiamo chiesto al Commissariato di Licata e al Comune, l'autorizzazione ad effettuare un sit-in che si svolgerà giovedì mattina alle 10 in piazza Progresso. Siamo stati in silenzio anche troppo, la nostra pazienza adesso è finita, continuiamo a ricevere disdette di prenotazioni nelle nostre attività e la gente che arriva va via schifata con la promessa di non venire più”, dicono gli organizzatori della protesta. Gli organizzatori hanno pensato di coinvolgere anche gli Istituti Superiori cittadini e per questo verrà chiesto ai Dirigenti scolastici di autorizzare gli studenti, o una delegazione di essi, ad essere presenti in piazza.

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