Sanità: da Università Verona nuovo approccio terapeutico per malattie autoimmuni (2)
(AdnKronos) - Lo studio si è focalizzato sull'utilizzo della terapia basata su nanovescicole, un approccio innovativo basato sulla capacità di tali strutture di trasportare e rilasciare molecole terapeutiche derivate da cellule staminali. La nuova terapia basata su nanovescicole è stata in grado di impedire la formazione di focolai infiammatori e il conseguente danno tessutale nel sistema nervoso centrale nell'encefalomielite sperimentale autoimmune che rappresenta il modello più utilizzato di sclerosi multipla. “I fattori scatenanti tale patologia non sono noti con certezza – spiegano i ricercatori - ma numerose evidenze cliniche e sperimentali indicano che alla base vi è una reazione del sistema immunitario che individua quale bersaglio dei suoi linfociti il rivestimento dei neuroni, la mielina, compromettendone così la capacità di condurre gli impulsi elettrici all'interno del cervello. All'infiltrazione nel tessuto cerebrale di cellule immunitarie chiamate linfociti T, è correlata la comparsa dei segni clinici e patologici di disfunzione del sistema nervoso centrale tipici della sclerosi multipla. La ricerca scaligera ha dimostrato che il trattamento con nanovescicole inibisce l'attivazione dei linfociti T (misurata come proliferazione e rilascio di mediatori infiammatori), che sono elementi patogenetici fondamentali nello sviluppo delle malattie autoimmuni”.