Sindaco Ventimiglia: "Da opposizione mistificazione realtà"
Palermo, 13 lug. (AdnKronos) - "Il Comune di Ventimiglia di Sicilia che mi onoro di rappresentare da tempo ha compiuto la scelta irreversibile e irrinunciabile di legalità e correttezza delle procedure amministrative. Apprendo con stupore le dichiarazioni del consigliere Alongi, che denotato solo analfabetismo amministrativo, pochezza politica e confusione ideologica. Analfabetismo perché il punto all'ordine del giorno prevedeva una semplice presa d'atto richiesta dall'assessorato regionale Agricoltura e foreste per il tramite dell'associazione 'Traversa Navurra', beneficiaria del finanziamento dell'opera. Pertanto, in quanto presa d'atto, la procedura amministrativa non prevede la possibilità di emendamenti ma l'approvazione o meno, sic et simpliciter, del provvedimento da parte del consiglio comunale". Con queste parole il sindaco di Ventimiglia di Sicilia, Antonio Rini, replica a distanza ai consiglieri d'opposizione che oggi lo hanno accusato di 'dire no alla legalità'. "A questo proposito, il Comune ha già approvato negli anni passati il protocollo di legalità 'Accordo quadro Carlo Alberto dalla Chiesa' stipulato il 12 luglio 2005 tra la Regione siciliana, il ministero dell'Interno, le Prefettura dell'Isola, l'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici, l'Inps, l'Inail e i Comuni - aggiunge il giovane sindaco del piccolo Comune -. Infatti, nelle procedure di gara effettuate da questo Ente, condizione necessaria pena l'esclusione, è l'accettazione da parte delle imprese del predetto protocollo di legalità. Praticamente il Comune da anni ha già uniformato la sua azione amministrativa agli inderogabili principi di legalità e trasparenza del protocollo 'Carlo Alberto dalla Chiesa', gli unici a non saperlo sono i consiglieri di minoranza. Purtroppo viene fuori tutta la pochezza politica del consigliere Alongi, che pur di avere visibilità è capace di strumentalizzare in maniera spregiudicata e cinica un eroe ed un esempio per tutti noi come il generale Dalla Chiesa. Comprendo che il già onorevole Alongi - conclude Rini - non ha ancora metabolizzato le recenti sconfitte elettorali ma il protagonismo becero sviluppa la confusione ideologia".