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Padova: Donazzan, con distributore automatico cannabis situazione degenerata

AdnKronos
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Padova, 19 lug. (AdnKronos) - "Siamo al paradosso: non bastano i cosiddetti 'grow shop' che nascono come funghi nei nostri capoluoghi di Provincia e nelle principali Città d'Italia. Non basta evidentemente neppure la commercializzazione nelle edicole di riviste con, allegati, piccoli quantitativi di marijuana light. Siamo passati ora, addirittura, ai distributori automatici di cannabis". Lo afferma l'assessore regionale veneto Elena Donazzan in riferimento al distributore automatico di cannabis light installato di recente in una via di Padova. "Il messaggio è chiaro: gli ideatori di questa trovata commerciale equiparano l'uso della cannabis ad una necessità, un qualcosa che non può essere limitato a uno specifico orario di vendita al pubblico, ma che deve essere esteso all'utenza 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana. Poco importa, evidentemente, se scelte così avventate potrebbero permettere l'acquisto di questa 'porcheria' anche ad un minorenne munito di altrui tessera sanitaria", stigmatizza l'assessore regionale. A portare a questa situazione un vuoto normativo causato dalla legge nazionale 242/2016, che puntava ad agevolare la produzione di canapa italiana e non di certo a legalizzare la vendita e l'uso di droghe leggere: questa legge infatti fissa alcune destinazioni d'uso come gli alimenti e i cosmetici, i semilavorati per applicazioni industriali, i prodotti per la bio-edilizia, e così via, non ponendo però limite alla possibilità di commercializzare le infiorescenze come deodorante per ambienti o articoli da collezione, ricorda Donazzan.

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