Ponte Morandi: Intesa Sp cancella mutui in zona rossa, 50 mln per ricostruzione
Milano, 29 ago. (AdnKronos) - Intesa Sanpaolo ha deciso di procedere con la remissione unilaterale dei mutui prima casa a favore di tutti coloro che devono pagare un finanziamento per un immobile sito nella 'zona rossa' del ponte Morandi di Genova, che verrà dichiarato inagibile e non più abitabile oppure abbattuto. La banca per questo scopo ha stanziato un plafond di 4,5 milioni di euro. A tale importo si aggiunge l'attivazione della moratoria dei finanziamenti che prevede la sospensione di 12 mesi gratuita e volontaria dei finanziamenti a privati ed imprese. Il gruppo ha inoltre messo a disposizione di famiglie e imprese un plafond di 50 milioni di euro di finanziamenti dedicati alla ricostruzione e al ripristino delle strutture danneggiate, come abitazioni, negozi, uffici, laboratori artigiani e aziende. Tutti i minori di età che nell'evento hanno perso uno o entrambi i genitori beneficeranno di una polizza vincolata fino al raggiungimento della maggiore età che prevede un capitale garantito di 100mila euro nel caso di perdita di un genitore e di 200mila euro se sono mancati entrambi i genitori. Inoltre, il capitale garantito verrà incrementato del 50% nel caso in cui il ragazzo completerà il percorso di studi fino al conseguimento della laurea, coerentemente fino a un massimo di 300mila euro. "La nostra banca è legata in maniera profonda alla città di Genova e alle persone colpite dal crollo del ponte Morandi -dichiara Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo- abbiamo riflettuto su quale tipo di intervento potevamo compiere per aiutare in modo concreto e diretto le famiglie e le imprese che vivono e operano nella cosiddetta 'zona rossa'. Cancellare completamente il debito residuo e gli interessi del mutuo acceso sulla propria abitazione resa ormai inagibile ci è sembrato il gesto più efficace per coloro che rischiano di perdere la propria abitazione. Noi siamo una banca e possiamo solo fare la banca, ma con la responsabilità di chi si sente vicino alle famiglie e a chi fa impresa".