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Caccia: Zanoni (Pd), la Lombardia boccia quella in deroga

AdnKronos
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venezia, 8 ott. (AdnKronos) - “Berlato e la lobby estremista dei cacciatori veneti speravano di trovare sponda nella Lombardia, ma hanno subìto una bella batosta. Una batosta di civiltà”. Così Andrea Zanoni, Partito Democratico, commenta la doppia bocciatura del Consiglio regionale della Lombardia dei progetti di legge che autorizzavano la caccia in deroga a specie protette e la cattura dei richiami vivi, bocciatura per la quale è stato determinante il voto contrario del gruppo del Partito Democratico. “I rischi di incostituzionalità sollevati dalle opposizioni hanno fatto breccia nella maggioranza che si è spaccata e così la discussione è morta sul nascere. È un precedente incoraggiante, visto che qua in Veneto erano già pronti a copiare la legge lombarda: mi auguro sia una pietra tombale sulla pretesa di cacciare uccellini, come Peppola e Fringuello, protetti dall'Unione europea. Nonostante le bocciature dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), la maggioranza continua a provarci e lo scorso luglio il Consiglio ha approvato una mozione del gruppo di Fratelli d'Italia con voti favorevoli di Lega, Lista Zaia e Forza Italia, per chiedere al Governo di consentire alle Regioni l'applicazione della caccia agli uccelli protetti in regime di deroga", sottolinea. "Questo dietrofront della Lombardia è una mazzata pesante, che spero farà crollare definitivamente le aspettative e le promesse, deleterie, di Berlato e dei suoi amici in deroga”, conclude.

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