Maltempo: Zaia, Veneto ne esce martoriato, ma i lavori fatti hanno salvato vite
Venezia, 30 ott. (AdnKronos) - "Da quest'ondata di maltempo ne usciamo martoriati. Ma se non avessimo realizzato i lavori per il rafforzamento degli argini dei corsi d'acqua, che nel 2010 avevano fatto registrare 32 sfondamenti arginali, il bilancio poteva essere molto più grave. Abbiamo salvato vite”. Lo ha detto il presidente della Regione Luca Zaia presentando l'aggiornamento della situazione a seguito del maltempo che ha colpito il Veneto, insieme all'assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin e al capo del Dipartimento nazionale Angelo Borrelli, nella sede di Marghera in cui sta operando l'Unità di Crisi. “I modelli previsionali hanno funzionato – ha sottolineato Zaia – e per questo vanno ringraziati i tecnici che li hanno messi a punto, come vanno ringraziati tutti coloro che stanno lavorando per affrontare l'emergenza in queste ore. La provincia di Belluno, completamente isolata, ha subito tutto quello che si poteva avere: incendio boschivo, acqua, temporali, trombe d'aria, vento, frane. Sono caduti molti alberi e 122 mila utenze sono ancora senza energia elettrica. L'alluvione del 2010 è niente rispetto a quello che è accaduto in questi giorni nel bellunese. Ma anche le altre province venete sono in emergenza. Sembrava un'esagerazione quando abbiamo lanciato l'allarme e chiesto l'attivazione della protezione civile nazionale, ma la situazione ci fa dire che avevamo ragione. "I danni sono ingenti – ha fatto presente il presidente veneto – probabilmente si tratta di centinaia di milioni di euro. E' presto per dirlo. Per l'alluvione del 2010 in un primo tempo la stima era di cento milioni di danni ma alla fine abbiamo cubato un miliardo. Lasciateci quantificare a bocce ferme. Ma per attivare l'intervento finanziario del governo chiediamo anche a cittadini, ai sindaci di raccogliere materiale fotografico per istruire il dossier. Tutto il Veneto è in stato di calamità e i danni vanno documentati bene”.