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"Riconoscere emicrania come malattia invalidante"

AdnKronos
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Roma, 31 ott. (AdnKronos Salute) - "L'emicrania è una malattia di genere che ha ricadute socio-economiche importanti sulle donne, come dimostra lo studio del Cergas-Bocconi. E' quindi tempo di riconoscerla come malattia invalidante soprattutto per rispettare la dignità delle persone che ne soffrono. Come hanno ricordato oggi gli esperti, gli emicranici arrivano ad ammalarsi di depressione perché non vedono riconoscersi come malati. E' anche necessario inserirla nei Lea, e questo potrebbe essere un passaggio molto importante". Così all'Adnkronos Salute Paola Boldrini, componente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, tra i relatori del convegno 'Emicrania: una malattia di genere' oggi all'Istituto superiore di sanità. "Sono contenta che alla Camera siano stati presentati diversi disegni di legge che puntano a riconosce l'emicrania come malattia sociale, io stessa ne ho presentato uno al Senato", aggiunge la senatrice. La deputata della Lega Arianna Lazzarini è la prima firmataria di un disegno di legge per trasformare la cefalea cronica in una vera e propria malattia sociale ed è la coordinatrice del Comitato ristretto costituito all'interno della Commissione Affari sociali della Camera che unifica due disegni di legge. La nuova legge sulla cefalea cronica dovrebbe prevedere l'inserimento nei Lea dell'assistenza gratuita per chi soffre da almeno dodici mesi in maniera invalidante di emicrania.

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