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Maltempo: sindaco Casteldaccia, no processi mediatici, fiducia in magistratura

AdnKronos
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Palermo, 5 nov. (AdnKronos) - "Questo è il momento del dolore e del cordoglio per le vittime. Io ho massima fiducia nell'operato della magistratura e aspetto che sia fatta chiarezza. Non servono i processi mediatici e non sono interessato a fare polemiche. Ci sto mettendo la faccia, non mi sto tirando indietro perché non voglio far passare l'idea che qui a Casteldaccia, c'è qualcuno dell'amministrazione che scappa". A dirlo all'Adnkronos è Giovanni Di Giacinto, il sindaco di Casteldaccia, dopo l'alluvione che è costata la vita a nove persone, travolte da fango e detriti mentre si trovavano in una villetta in contrada Cavallaro, risultata abusiva. Nel 2008 era stata firmata l'ordinanza di demolizione, bloccata da un ricorso al Tar. Dal Consiglio di Stato e della Giustizia amministrativa, però, è arrivata oggi una precisazione. Il Tar Sicilia - Palermo non ha mai sospeso l'ordinanza di demolizione del sindaco dell'immobile. "Nè può sostenersi che la semplice presentazione di ricorso - spiegano i giudici amministrativi - sia di per sé sufficiente a bloccare l'efficacia dell'ordine di demolizione. In ogni caso, nel 2011 il giudizio al Tar si è concluso e l'ordinanza di demolizione del sindaco non è stata annullata". In altri termini l'ordinanza di demolizione in questi anni poteva essere eseguita. "Per l'ufficio tecnico del Comune sino a ieri sera il ricorso al Tar risultava pendente - spiega il primo cittadino - perché nessuno ha mai notificato al Comune che il ricorso non era più pendente dal 2011". Stamani Di Giacinto ha chiesto tramite pec al Tar Sicilia l'invio della sentenza "che ho visto girare ma vorrei acquisire per le vie ufficiali".

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