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Mafia: colpo a clan Brancaccio, indagato un viceprocuratore onorario ritenuto prestanome

AdnKronos
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Palermo, 9 nov. (AdnKronos) - Colpo al clan mafioso di Brancaccio e di Borgo Vecchio di Palermo dove la Guardia di Finanza ha arrestato tre presunti affiliati a Cosa nostra e indagato un viceprocuratore onorario. I militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Palermo hanno dato esecuzione a un'ordinanza impositiva di misure cautelari personali in carcere - emessa dal Gip presso il Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia / Sezione territoriale di Caltanissetta - nei confronti delle tre persone, ritenute responsabili, a vario titolo, dei delitti di impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita e di trasferimento fraudolento di valori, con l'aggravante di aver commesso tali fatti al fine di agevolare l'attività dell'associazione di tipo mafioso denominata Cosa Nostra. Gli accertamenti esperiti dai militari della Guardia di finanza, a seguito della trasmissione del fascicolo alla Procura della Repubblica di Caltanissetta, in relazione alle responsabilità di un vice procuratore onorario (indagato ma non destinatario di provvedimenti restrittivi), hanno consentito di appurare che i coinvolti - appartenenti alle famiglie mafiose palermitane di Brancaccio e Borgo Vecchio - "hanno investito cospicue quantità di denaro di provenienza delittuosa all'interno di attività imprenditoriali, operanti prevalentemente nel settore della raccolta e smaltimento di rifiuti, di cui sono risultati essere anche i gestori di fatto, sebbene non abbiano mai ricoperto formalmente alcuna carica sociale, né siano mai stati possessori di quote azionarie". La ricerca delle risorse finanziare rientranti nella disponibilità degli indagati ha permesso di appurare, infatti, "come le attività imprenditoriali siano state sovvenzionate mediante l'impiego di proventi derivanti dall'attività delittuosa".

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