Lombardia: taglio 10% vitalizi ex consiglieri Regione per prossimi 5 anni
Milano, 14 nov. (AdnKronos) - E' confermato per i prossimi cinque anni il taglio del 10% introdotto nella scorsa legislatura sui vecchi vitalizi maturati dagli ex consiglieri regionali della Lombardia. Il risparmio annuo, si spiega dal Consiglio regionale, è quantificabile in circa 700mila euro. Il progetto di legge che estende al 31 dicembre 2023 la durata delle riduzioni degli assegni vitalizi vigenti è stato approvato all'unanimità in commissione Affari istituzionali, presieduta da Alessandra Cappellari, della Lega. "La proroga sulle riduzioni dei vitalizi è indispensabile per il perseguimento dei tagli ai costi della politica. Tale percorso, peraltro, è coerente con quello parallelo iniziato dal nuovo Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati -sottolinea il consigliere segretario Dario Violi, relatore del provvedimento- e soprattutto risponde anche alla necessità di dare un segnale di attenzione nei confronti dei cittadini in questo difficile momento di crisi economica". Per Violi "i risparmi derivanti dai tagli ai costi della politica hanno permesso, in questi anni, di poter dare attuazione effettiva e concreta a interventi rilevanti, tra cui quello relativo all'istituzione di borse di studio e tirocini formativi che ogni anno viene finanziato proprio con i risparmi del Consiglio regionale”. Il voto finale in aula del provvedimento è previsto per la doppia seduta di Consiglio regionale calendarizzata per martedì 27 e mercoledì 28 novembre. Per quanto riguarda il trattamento economico dei Consiglieri regionali, si ricorda che la Lombardia ha applicato nel 2013 le norme previste dal governo Monti, riducendo ulteriormente le varie voci. Con la legge n.3 del 24 giugno 2013, lo stipendio dei Consiglieri regionali è stato ridotto del 25%, passando dai precedenti 8.500 euro lordi (4.760 netti) di indennità di funzione ai 6.300 euro lordi (3.550 netti). Sono state inoltre abolite le spese di diaria, missione e trasporti che ammontavano a 8.300 euro, sostituite ora da un forfait omnicomprensivo di 4.200 euro.