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Mafia: estorsioni e razzismo, confiscati 200 mila euro a imprenditore

AdnKronos
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Palermo, 29 nov. (AdnKronos) - La Polizia si Stato di Palermo ha eseguito oggi un decreto di confisca per un valore di circa 200 mila euro a carico di un imprenditore, Alessandro Cutrona di 34 anni. Secondo l'accusa non sarebbe stato solo estorsore per conto di un violento clan di Palermo ma anche razzista. Cutrona, già sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno è indiziato di appartenere a Cosa nostra. Il provvedimento emesso dalla Sezione Misure di prevenzione del tribunale riguarda due attività commerciali in via Calderai, la prima attiva nel campo della vendita di articoli casalinghi e di ferro, la seconda adibita a internet point, nonché una macchina per complessivi 200 mila euro. Cutrona ha subito due condanne irrevocabili per rapina aggravata e lesioni personali in concorso (reati commessi nel 2005), nonché per tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose (commessa nel 2010). Il 23 maggio 2016 è stato tratto in arresto nell'ambito dell'operazione della Squadra mobile di Palermo, denominata "Maqueda", che ha permesso di sgominare un pericoloso gruppo armato che, per lungo tempo, si era imposto nel centro storico di Palermo, terrorizzando prevalentemente i commercianti stranieri. Gli arrestati, vicini alle cosche di Palermo Centro, erano stati ritenuti responsabili di molteplici reati, aggravati sia dal metodo mafioso sia dalla discriminazione razziale. Oggi la confisca che segue il provvedimento di sequestro.

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