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Mafia: Prefetto Palermo, interdittive salvaguardia libera concorrenza

AdnKronos
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Palermo, 3 dic. (AdnKronos) - "I provvedimenti interdittivi" antimafia adottati dai prefetti "costituiscono una insostituibile difesa e salvaguardia dell'ordine pubblico economico, della libera concorrenza tra le imprese e del buon andamento della pubblica amministrazione". Lo ha detto la Prefetta di Palermo Antonella De Miro intervenendo al seminario in corso in Prefettura alla presenza del Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho. "Un imprenditore, pur dotato di adeguati mezzi economici e di una adeguata organizzazione, che non merita la fiducia delle istituzioni perché non 'affidabile' non può essere titolare di rapporti contrattuali con le pubbliche amministrazioni o degli altri titoli abilitativi, individuati dalla legge", ammonisce De Miro. "Determinante" è stato il gruppo interforze, organo di supporto del Prefetto che vede lavorare insieme un dirigente prefettizio con funzioni di coordinamento, un dirigente della Polizia di Stato, ufficiali dell'Arma dei Carabinieri e della Gdf, nonché un rappresentante della Dia. "Un gruppo di lavoro chiamato ad approfondire quelle situazioni che appaiono presentare maggiori elementi di criticità", spiegano dalla Prefettura. "Il lavoro del Gruppo interforze - conclude la Prefetta Antonella De Miro - rappresenta un concreto esempio di valorizzazione del noi tra le diverse competenze dell'apparato di sicurezza dello Stato, un lavoro di squadra che garantisce la circolarità delle informazioni, valorizzandone il contenuto e la ricerca di ulteriori spunti informativi".

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