Ufficio Anagrafe Palermo riprende le prenotazioni, paura tra i richiedenti asilo
Palermo, 4 gen. (AdnKronos) (di Elvira Terranova) - C'è Mamu, un ragazzo del Togo di 25 anni che vive in Italia da un anno e mezzo, ma anche Keila che di anni ne ha 21 e il cui permesso di soggiorno scade il 10 gennaio. Sono entrambi in fila all'Ufficio anagrafe di Palermo, sotto la pioggia e il freddo, in attesa del rilascio della carta d'identità. Hanno entrambi il permesso di soggiorno provvisorio, ma sta per scadere. E all'arrivo all'Ufficio anagrafe di viale Lazio, non hanno potuto ottenere la carta d'identità così come speravano. "Mi hanno detto di fissare un nuovo appuntamento - dice desolato Keila, cappellino bianco in testa e felpa nera aperta - Ma tra pochi giorni scade il mio permesso. Come farò?". Accanto a loro c'è anche Mohamed, del Ghana, che ha 30 anni, è in Sicilia dall'aprile del 2017, proveniente da Palermo, e non parla ancora bene l'italiano. E' un continuo via vai all'Ufficio Anagrafe di Viale Lazio. Decine gli immigrati, donne e uomini, molti dei quali giovanissimi, che chiedono informazioni. Cercano di capire che cosa accadrà non appena scadrà il loro permesso umanitario. Negli uffici gli impiegati sono perplessi e non lo nascondono. La novità di oggi è che da questa mattina, dopo lo stop dello scorso ottobre, in seguito alla direttiva della Prefettura, potranno nuovamente attivare le prenotazioni per fissare gli appuntamenti per richiedere la residenza o la carta d'identità. Il capoarea dell'Ufficio, Maurizio Pedicone, ha accolto la disposizione del sindaco di Palermo Leoluca Orlando che prevede di "sospendere per gli stranieri eventualmente coinvolti dalla controversa applicazione della legge 132 dello scorso anno (quella che vieta l' iscrizione all' anagrafe degli stranieri, ndr) qualunque procedura che possa intaccare i diritti fondamentali della persona con particolare, ma non esclusivo, riferimento alle procedure di iscrizione della residenza anagrafica". E da oggi tornano le prenotazioni per i richiedenti asilo ed i titolari di permessi di soggiorno per motivi umanitari, non più rinnovabili, tranne casi speciali previsti dalla legge voluta dal ministro Matteo Salvini.