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Migranti: testimone nave Diciotti, così i maltesi ci hanno abbandonati in acqua

AdnKronos
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Palermo, 5 gen. (AdnKronos) - "Visto che la nave maltese ha saputo che eravamo senza strumenti di navigazione, ci ha detto di seguirla perché ci avrebbe condotto verso l'Italia. Infatti, noi abbiamo navigato seguendo la nave maltese per 24 ore. Ci faceva strada, per tutta la notte e il giorno successivo, ma nella notte successiva siamo stati abbandonati". E' la testimonianza di un giovane eritreo, Epherm, che poch giorni prima di ferragosto del 2018 si trovava a bordo i una imbarcazione nel Canale di Sicilia, poi soccorsa dalla nave Diciotti. Il racconto dell'uomo, sentito dalla Squadra mobile di Agrigento, è stato inserito nel provvedimento del Tribunale dei ministri di Palermo, di cui è in possesso l'Adnkronos. Il fascicolo è stato inviato a ottobre ai colleghi di Catania per incompetenza territoriale. "Mentre navigavamo con la nave maltese- dice il testimone - il mare era molto agitato, la barca di legno su cui stavamo imbarcava acqua e noi eravamo tutti molto spaventati e ci sentivamo in pericolo perché temevamo di affondare". "Successivamente, trascorso poco tempo da che eravamo stati lasciato dalla nave maltese si è avvicinata a noi una nave italiana che, senza chiederci nulla, ci ha salvati". "La situazione a bordo era molto critica sia perché eravamo molte persone - prosegue l'eritreo- sia perché molte persone stavamo malissimo. Temevamo che da lì a poco la barca affondasse". Le parole del testimone trovano conferma nelle dichiarazioni del capitano D'Agostino della Guardia costiera. "Il 15 agosto abbiamo avvertito un netto cambio di rotta - dice ai pm di Agrigento - Da una rotta lineare verso Malta il barcone ha virato verso Lampedusa". "Inoltre due imbarcazioni maltesi hanno scortato il barcone indirizzandolo verso Lampedusa e lo hanno rifornito di giubbotti salvagente, cibo e acqua".

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