Napoli: Confcommercio, 23% commercianti Italia minacciati, no testa sotto sabbia
Roma, 16 gen. (AdnKronos) - "Oltre ad esprimere la propria solidarietà a Sorbillo ed a tutti coloro che subiscono aggressioni alla propria libertà di fare impresa, facciamo un ulteriore appello alle istituzioni e alle forze dell'ordine perché prevenzione e contrasto di questi reati siano perseguiti in modo efficace. E questo, secondo noi, può essere fatto attraverso un mix di interventi: maggiore controllo del territorio, giustizia più rapida, pene certe, collaborazione e dialogo costante fra imprenditori e forze dell'ordine, adeguamento della legislazione e degli strumenti antiracket ed usura, sostegno alle vittime". Questo il commento di Anna Lapini, componente di Giunta Confcommercio–Imprese per l'Italia incaricata per la legalità e la sicurezza, sulla bomba esplosa questa notte a Napoli davanti ad una pizzeria. Dalle nostre rilevazioni, prosegue, "risulta che, in Italia il 23% dei commercianti ha subito minacce per estorsione. Non nascondiamo la testa sotto la sabbia. Il fenomeno c'è e va preso di petto, perché non possiamo permettere che la dignità ed il lavoro dei nostri imprenditori in un settore strategico per l'economia, quale è il terziario, siano condizionati dalla criminalità organizzata". Proprio perché sappiamo bene cosa succede alle nostre imprese, conclude Lapini, "abbiamo voluto attirare l'attenzione su questo fenomeno dedicando all'estorsione una specifica puntata della web serie 'Il Titolare' (https://iltitolare.confcommercio.it/) recentemente diffusa in rete e sui social. Purtroppo, a differenza di quanto succede nel mondo ‘capovolto' e ideale che abbiamo voluto rappresentare nella legal series, il pizzo continua ad essere una realtà".