Foibe: Giorgetti (FdI), 'solo con degno ricordo si sconfigge il negazionismo'
Venezia, 6 feb. (AdnKronos) - “E' bene che tutti sappiano, se ancora non fosse chiaro, che l'intolleranza e il disprezzo ricevuto dai tantissimi italiani comunisti nei confronti dei nostri esuli non ha eguali ed è scolpito nella storia. Basti solo pensare a quella volta in cui nel 1946 l'Unità, organo del PCI, scrisse degli esuli “Non riusciremo mai a considerare aventi diritto ad asilo coloro che si sono riversati nelle nostre grandi città... Non meritano davvero la nostra solidarietà né hanno diritto a rubarci pane e spazio che sono già scarsi” oppure a quando nel 1947 alcuni cittadini e militanti comunisti “accolsero” a Bologna con sputi e ingiurie i tanti esuli dell'Istria e della Dalmazia e li costrinsero a non fermarsi nella città felsinea". Lo ha sottolineato il vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Massimo Giorgetti (FdI), oggi a Palazzo Ferro Fini alla cerimonia organizzata dalla Sesta Commissione consiliare in occasione del “Giorno del Ricordo” per ricordare le vittime istriane, giuliane e dalmate. "Purtroppo adesso come allora si continua a negare ciò che i comunisti titini hanno fatto: una vera e propria pulizia etnica. Infatti, nelle ultime settimane l'Anpi, non ha perso occasione per infangare questa giornata e per negare quanto successo in quei territori che ricordo a tutti erano Italia. Si sono dimostrati negazionisti. E' quindi doveroso difendere la verità e dare l'opportunità alle associazioni degli Esuli, di raccontare ovunque, dai Palazzi delle Istituzioni fino alle scuole, questa profonda tragedia accaduta a pochi chilometri di distanza dal Veneto", avverte Giorgetti. “Il Consiglio regionale del Veneto –– conclude il neo esponente di Fratelli d'Italia – e la Giunta Regionale attraverso una serie di iniziative dimostrano ancora una volta di impegnarsi con tutte le proprie forze per divulgare e rispettare la legge 30 marzo 2004 n.92 che istituisce il “Giorno del Ricordo“. Tengo particolarmente a complimentarmi con le tantissime amministrazioni locali che proprio in questi giorni hanno deciso di intitolare moltissime vie ai Martiri delle Foibe. Credo sia la risposta migliore al virus del negazionismo che non è ancora stato debellato del tutto. Questa Italia divisa in tutto, in questi preziosi momenti, ha invece estremamente bisogno di unità nazionale.”