Palermo: due riconferme, un ritorno e 5 new entry, ecco la nuova Giunta Orlando
Palermo, 2 mar. (AdnKronos) - Due riconferme, un 'ritorno' e cinque new entry. Dopo annunci e slittamenti e al termine di una lunga trattativa il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha chiuso il cerchio. Puzzle completato e nuova giunta pronta. Della vecchia squadra restano Giovanna Marano, assessore alle Politiche giovanili, Lavoro, Scuola e Salute, e Giuseppe Mattina che nella vecchia giunta aveva le deleghe alla Cittadinanza solidale, Diritto e dignità dell'abitare, Partecipazione e Beni comuni. Rientra, dopo essere stato assessore nella precedente sindacatura Orlando, Giusto Catania di Sinistra comune, che tornerà ad occuparsi di Mobilità. Restano fuori, invece, Gaspare Nicotri, Iolanda Riolo, Antonino Gentile e i due fedelissimi del professore, Emilio Arcuri e Sergio Marino. Della squadra nuova di zecca entrano a far parte Fabio Giambrone, braccio destro di Orlando che il sindaco ha chiamato a ricoprire il ruolo di vice, oltre ad affidargli le deleghe del Personale e del Decoro e la Vivibilità urbana e la Polizia municipale. E le quote rose si 'rinforzano' con l'ingresso di Maria Prestigiacomo, presidente di Amat, che si occuperà adesso di Lavori pubblici e rigenerazione urbana, ricoprendo la poltrona prima occupata da Arcuri. Al Bilancio Antonino Gentile, l'uomo che ha dichiarato guerra agli evasori facendo recuperare al Comune circa 16 milioni di euro di tasse non riscosse, lascia il posto al faraoniano, Roberto D'Agostino, di professione ingegnere. Confermata anche l'indiscrezione che da settimane vuole Leopoldo Piampiano quale neo assessore alle Attività produttive. L'unico nome che Sicilia futura ha presentato al sindaco nei lunghi mesi di trattative che hanno preceduto la nascita del nuovo Esecutivo. La poltrona lasciata vacante dal dimissionario Andrea Cusumano, infine, sarà occupata da Adam Darawsha, ex presidente della Consulta delle culture di Palermo. Con una novità. La delega assegnata al medico palestinese sarà 'Culture' e non Cultura.