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Mafia: gip Agrigento, 'da boss violenza sessuale, ingiurie e insulti a donna' (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - La donna era stata portata nel magazzino insieme con il suo compagno, perché l'uomo aveva acquistato un'auto con un assegno falso, quindi senza copertura economica. I due arrivano nel magazzino "con l'inganno - come spiega il Comandante provinciale dei Carabinieri di Agrigento, Giovanni Pellegrino in conferenza stampa - A quel punto l'acquirente aspirante truffatore si trova al cospetto di Massimino e Miccichè. Viene fatta bella mostra delle armi e iniziano momenti di terrore perché dietro la minaccia di morte l'uomo viene messo davanti alla sua responsabilità". "Con una violenza inaudita - dice Pellegrino - l'uomo è costretto a chiamare la convivente per chiederle di fare riportare l'auto alla concessionaria. Non contento di questo, la donna viene fatta prelevare e portata nel covo. Anche lei si trova davanti uno scenario particolarmente agghiacciante. Vede il suo compagno costretto dalle armi. Nota la presenza delle armi e iniziano vessazioni che finiscono con i palpeggiamenti alla donna". "Ovviamente la donna si ribella a tutto questo - dice - e dopo decine di minuti di terrore i due vengono rilasciati". "Questo episodio che si verifica nell'ottobre del 2018 - dice Pellegrino - conferma due cose: l'attualità dell'operatività dell'operazione, e una grande violenza di questa organizzazione".

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