Palermo: rapina a negozio, in carcere due giovani fratelli tra cui un minore
Palermo, 11 mar. (AdnKronos) - Due giovanissimi fratelli, rispettivamente di 14 e 18 anni sono stati arrestati dalla Polizia di Stato a Palermo con l'accusa di avere rapinato un negozio di abbigliamento in via Roma. Gli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, allertati dalla Centrale Operativa, dove era giunta una segnalazione di rapina, si sono recati presso un esercizio commerciale di via Roma dove hanno appreso dagli impiegati del negozio che, poco prima, due giovani avevano fatto irruzione all'interno del locale con i volti travisati e armati di pistola e dopo averli minacciati si erano fatti consegnare l'incasso; contestualmente gli agenti hanno raccolto le testimonianze dei presenti, la descrizione dettagliata dei due malviventi ed hanno visionato le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza dell'esercizio per ricostruire la dinamica della rapina e esaminare le fattezze dei rapinatori. Successivamente si sono diretti nei pressi di via principe di Belmonte direzione piazza Ignazio Florio e verso la Cala, presumibili vie di fuga dei due malviventi, perlustrando attentamente tutta la zona alla loro ricerca; nei pressi di via Kalsa, in direzione Piazza Marina, si soni imbattuti in due giovani individui corrispondenti, per fattezze fisiche e per alcuni particolari del loro abbigliamento, a quelli descritti dai testimoni della rapina ed immortalati dalle telecamere di sorveglianza del negozio colpito. Hanno quindi deciso di fermarli per sottoporli ad un controllo. Sin dalle prime battute i due hanno confermato i sospetti degli agenti, tentando maldestramente di fornire spiegazioni poco credibili e contraddittorie sul perché si trovassero in quella zona, peraltro lontana dal loro quartiere di residenza, la “Zisa”. "Le loro poco plausibili giustificazioni e i concreti indizi emersi a loro carico hanno indotto gli agenti a sottoporli ad un perquisizione personale: addosso entrambi avevano una consistente somma di denaro, corrispondente a quella sottratta presso l'esercizio commerciale, equamente divisa, in parti uguali, nelle loro rispettive tasche", dicono gli investigatori. Messi alle strette dagli agenti, a quel punto i due giovani malviventi, hanno confessato il colpo, ammettendo di essersi disfatti degli indumenti utilizzati per travisarsi e soprattutto della pistola, poi risultata un modello giocattolo a piombini priva di tappo rosso, gettandoli in un cestino dei rifiuti nei pressi di piazza Ignazio Florio. Il tutto è stato quindi recuperato dai poliziotti che, alla luce dei fatti, hanno proceduto all'arresto dei due fratelli per il reato di rapina aggravata in concorso.