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Rifiuti: Lombardia, insediata Commissione regionale d'inchiesta (3)

AdnKronos
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(AdnKronos) - L'istituzione della commissione era stata sollecitata nella seduta di Consiglio regionale del 23 ottobre scorso, a seguito dell'approvazione della mozione concernente l'incendio nel capannone di Ipb di via Chiasserini a Quarto Oggiaro, in provincia di Milano. Su proposta di Viviana Beccalossi, nell'occasione il Consiglio regionale si era impegnato a istituire originariamente una commissione speciale 'Rifiuti' con l'obiettivo di conoscere e approfondire il tema, al fine di meglio coordinare le attività e le competenze di Regione Lombardia, degli enti locali e degli organi di controllo. Successivamente l'Ufficio di Presidenza del Consiglio ha stabilito di portare all'attenzione della conferenza dei capigruppo la valutazione dell'istituzione di una commissione d'inchiesta ai sensi dell'articolo 19 dello Statuto d'Autonomia della Lombardia e dell'articolo 52 del Regolamento generale, proposta accolta dalla stessa Conferenza nella riunione dell'8 gennaio. L'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale lo scorso mese di novembre aveva accolto anche la richiesta della commissione speciale Antimafia di poter svolgere una indagine conoscitiva "sullo stoccaggio e il traffico illecito di rifiuti, con riferimento all'aumento dei casi di incendi e particolare attenzione alla presenza delle organizzazioni mafiose". Nel rispetto di quanto contenuto nell'art.20 dello Statuto d'Autonomia e nell'art.42 del Regolamento generale del Consiglio regionale, “le Commissioni svolgono indagini conoscitive per acquisire notizie e documenti di interesse per l'attività del Consiglio regionale e, a tal fine, procedono all'audizione e alla consultazione di tutti i soggetti che possono fornire elementi utili all'attività di indagine e predispongono un programma organizzativo e finanziario da sottoporre all'approvazione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio. Compiuta l'indagine, la Commissione approva un documento conclusivo o nomina un proprio relatore in Consiglio”.

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