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Ricerca: da Univr nuove strategie per cura cervello con medicina rigeneratrice

AdnKronos
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Verona, 4 apr. (AdnKronos) - Individuare metodi efficaci per sanare le aree cerebrali danneggiate da malattie come l'epilessia grave. Questo l'obiettivo del progetto europeo Hermes che intende mettere a punto una nuova strategia per la cura dell'epilessia resistente alla terapia farmacologica, puntando alla rigenerazione del tessuto cerebrale danneggiato e all'allenamento dei neuroni a un corretto funzionamento, attraverso l'uso combinato di componenti biologiche e artificiali. Il progetto cui partecipa l'università di Verona ha ricevuto un finanziamento di oltre 8 milioni di euro dalla Commissione Europea nell'ambito dei progetti tecnologicamente più ambiziosi, i FET-Future and Emerging Technologies. Il consorzio, coordinato da Gabriella Panuccio dell'IIT-Istituto Italiano di Tecnologia, comprende 12 partner in tutta Europa, tra cui in Italia, oltre all'ateneo scaligero, l'università di Modena e Reggio Emilia, il Politecnico di Milano ed Eurokleis s.r.l. "Il contributo del nostro gruppo sarà quello di ricostruire in laboratorio delle parti di tessuto cerebrale in 3D, , che possano servire per curare le malattie del cervello tra cui l'epilessia - spiega Ilaria Decimo, docente nel dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica dell'ateneo diretto da Albino Poli e coordinatrice della parte veronese del progetto - Nel mio gruppo di ricerca ci occupiamo di Farmacologia e Medicina rigenerativa, e in Hermes, contribuiremo portando la nostra consolidata esperienza multidisciplinare nello studio delle cellule staminali neuronali, tra neurogenesi, neuroscienze e farmacologia. Ottenere un finanziamento nell'ambito dei Fet è un riconoscimento importante per il nostro ateneo, perché solo l'1% dei progetti presentati viene poi selezionato. Ciò testimonia come Hermes sia davvero uno studio innovativo".

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