Varese: dipendente infedele truffa 800mila euro, arresto e sequestro beni
Milano, 4 lug. (AdnKronos) - Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Varese ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e contestuale sequestro di beni, per un valore di quasi 800.000 euro, disposto dal gip di Milano a carico di una donna, accusata di frode informatica, truffa e riciclaggio, ai danni di una società privata presso la quale lavorava. L'attività d'indagine, delegata e coordinata dal pm di Milano Luigi Furno, prende spunto dai sospetti di anomalie contabili ed ammanchi finanziari avanzati dagli amministratori di una società in provincia di Varese presso la quale la donna lavorava con mansioni amministrative. I riscontri eseguiti dai finanzieri hanno permesso "di accertare un ingegnoso e consolidato metodo truffaldino" posto in essere dall'indagata che, dopo aver sottratto al direttore finanziario le password di accesso ai numerosi conti correnti della società, attraverso l'alterazione del software gestionale in uso all'azienda, avrebbe simulato l'esecuzione di pagamenti a fornitori, per circa 800.000 euro nel periodo tra giugno 2018 e febbraio 2019, sostituendo le coordinate bancarie dei legittimi destinatari dei bonifici con quelle proprie o dei suoi familiari, incluso il figlio minorenne. La donna, "già in passato denunciata da precedenti datori di lavoro per reati contro il patrimonio ed in ambito finanziario" - con la compiacenza del proprio convivente (ora indagato) - avrebbe sperperato le somme sottratte per l'acquisto di beni, auto, viaggi e cene di lusso. Tra i beni di cui è stato disposto il sequestro, oltre a conti correnti, figurano anche una barca a vela di 10 metri, un'auto e due moto.