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Mafia Ita-Usa: bloccati gli 'scappati' tra Palermo e New York, 19 arresti/Adnkronos

AdnKronos
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Palermo, 17 lug. (AdnKronos) - (di Elvira Terranova) - Da Palermo a New York, da Passo di Rigano a Staten Island, passando da Brooklyn. I vecchi padrini di Cosa nostra, gli 'scappati' dalla guerra di mafia che negli anni Ottanta seminò centinaia di vittime, hanno rialzato la testa. E sono tornati a Palermo, dove avevano assunto un ruolo di peso. Cognomi pesanti, come quello degli Inzerillo o dei Gambino, tornati in auge. Dopo oltre trent'anni, con un asse tra la Sicilia e gli Stati Uniti, i boss si sono ristabiliti nel loro quartier generale, a Passo di Rigano. Ma la Direzione anticrimine, guidata da Francesco Messina, con la Squadra mobile di Palermo e l'Fbi americana, coordinati dalla Dda di Palermo, è riuscita a infliggere un duro colpo al mandamento mafioso. All'alba, più di 200 tra poliziotti e agenti Fbi hanno eseguito 19 provvedimenti restrittivi, disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Palermo, nei confronti di altrettanti "esponenti e sodali del mandamento mafioso di Passo di Rigano". Tra le 19 persone destinatarie della misura cautelare ci sono Francesco e Tommaso Inzerillo, rispettivamente fratello e cugino di Totuccio Inzerillo, boss ucciso dai Corleonesi di Totò Riina nella guerra di mafia degli anni ‘80. Arrestato anche Salvatore Gambino, sindaco di Torretta, un piccolo paese alle porte di Palermo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Già nel pomeriggio il Prefetto di Palermo Antonella De Miro ha notificato il provvedimento di sospensione al sindaco di Torretta. I 19 dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori aggravato, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso ed altro. Francesco Messina, a capo della Direzione anticrimine, la definisce senza giri di parole "una grande operazione di polizia giudiziaria e di contrasto a una realtà mafiosa che ha tentato di rialzare la testa ma che, per fortuna, è stata adeguatamente contrastata". "Bisogna riconoscere il peso della struttura mafiosa americana - avverte Messina - nei rapporti attuali il peso strategico dell' asse Palermo-New York è un asse potente che va contrastato adeguatamente".

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