Carabiniere ucciso, fermati 2 americani in vacanza
Roma, 26 lug. - (AdnKronos) - Due ragazzi americani sono stati fermati dalla procura nell'ambito delle indagini sull'omicidio del vicebrigadiere Mario Rega Cerciello, ucciso a Roma con otto coltellate. Si tratterebbe di due 19enni in vacanza nella capitale che in queste ore vengono interrogati dagli inquirenti. L'omicidio è avvenuto poco dopo le 3, quando un equipaggio della stazione di piazza Farnese è intervenuto in via Pietro Cossa, nel quartiere Pariti, per un "cavallo di ritorno" di una borsa, rubata poco prima in Piazza Mastai. Bloccati dai militari, uno dei due ha estratto un coltello con il quale ha pugnalato il carabiniere colpendolo otto volte, una al cuore. Trasportato d'urgenza al Santo Spirito, è morto intorno alle 4 dopo un tentativo di rianimazione. I funerali si terranno lunedì alle 12 nella chiesa di Santa Croce a Somma Vesuviana. Ad imprimere una svolta forse decisiva all'indagine, apprende l'Adnkronos da fonti investigative, sarebbero stati i filmati delle telecamere di sorveglianza nell'area di Piazza Mastai e dell'hotel in Prati vicinissimo al luogo del delitto, l'esame e l'incrocio dei tabulati telefonici dei telefoni personali e del telefono rubato nelle ore seguite al delitto. Nonché alcune testimonianze oltre alle prime, parziali, analisi scientifiche sui reperti rinvenuti nella stanza da letto. Si fa preponderante l'idea che all'origine dello scippo possa esserci una motivazione legata alla droga. Il furto sarebbe stato quindi compiuto per ottenere i soldi necessari ad acquistare sostanze stupefacenti dai pusher in attività nell'area di Trastevere. Da ambienti investigativi trapela comunque fiducia relativamente alla possibilità che i due fermati possano rendere a breve una confessione su quanto accaduto. LE INDAGINI - Nel corso delle ricerche, gli investigatori hanno estratto da una grata un oggetto appuntito, simile a un punteruolo. Resta da capire se sia riconducibile all'omicidio. Come del resto il comune coltello da cucina che è stato estratto dal fondo di un'altra grata sul lato opposto del palazzo, all'altezza del civico 54 di via Belli. SI ERA SPOSATO UN MESE FA - Il vice brigadiere era tornato 10 giorni fa dal viaggio di nozze. Dopo il matrimonio aveva trascorso con la moglie la luna di miele in Madagascar e aveva ripreso servizio da pochi giorni. Appena avuta la notizia dell'uccisione il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri, ha voluto, apprende l'Adnkronos, incontrare i familiari per esprimere loro cordoglio e vicinanza. "Nella sua nuda essenza anche la tragedia più grande è fatta di numeri: il Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega aveva 35 anni, era sposato da 43 giorni e 13 ne erano passati dal suo ultimo compleanno. È morto stanotte a Roma per 8 coltellate, inferte per i 100 euro che i 2 autori di 1 furto pretendevano in cambio della restituzione di 1 borsello rubato. In gergo si chiama 'cavallo di ritorno'" scrive l'Arma dei Carabinieri su Facebook. "Ma quei numeri non sono freddi - continua il post - sono il conto di un'esistenza consacrata agli altri e al dovere, di una dedizione incondizionata e coraggiosa, di un amore pieno di speranze e di promesse. E la tragedia reca la cifra più alta: l'infinito". "Il più vivo dolore per una mancanza che affligge 110 mila Carabinieri. Il più vivo cordoglio ai Suoi cari, che stringiamo in un immenso, unico abbraccio", conclude l'Arma. BAMBINI PORTANO FIORI SUL LUOGO DELL'OMICIDIO - “Abito in zona, voglio che i miei figli di sette e 11 anni capiscano quello che succede in città, nella vita. Devono capire che ci sono persone che perdono la vita per tutelarci. Sono stupito che non ci sia nessun altro”. Così all'Adnkronos Francesco, 48 anni, un libero professionista residente nel rione Prati che alle 11.50 è venuto in via Cossa con i figli, Michele e Matilde, per posare un mazzo di fiori bianchi sul luogo dell'omicidio del carabiniere. Una messa in suffragio del vice brigadiere ucciso verrà celebrata questa sera alle 18.30. Lo ha detto all'Adnkronos padre Kramer, il sacerdote della chiesa Santa Maria dei Pellegrini, proprio di fronte alla stazione dei carabinieri di piazza Farnese. - "Ho sentito Mario urlare e ho provato a salvarlo", il racconto del collega sopravvissuto - "Aiutava poveri e malati", il ricordo del comandante - Le urla strazianti della moglie e della madre - "Era l'angelo di Campo de' Fiori", il dolore dell'amico - Figlia di Giangrande: "Colpito chi aiuta gli altri" - Capitano Ultimo: "Mario uno di noi" - La rabbia dei cittadini - Carabiniere ucciso, uomini in fuga da piazza Mastai. Sono i killer? - Cocer: "Responsabilità è dei governi" - Capitano Ultimo: "Mario uno di noi" - "Un ragazzo nobile", parla la donna aiutata dal carabiniere ucciso IL CORDOGLIO - "Ho appreso con profonda tristezza la notizia del decesso del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega, ferito mortalmente mentre era impegnato in un controllo di polizia" scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Generale di C.A. Giovanni Nistri. "Nel confidare che si arrivi rapidamente alla cattura dei criminali responsabili - prosegue il capo dello Stato - desidero esprimere a lei, signor Comandante Generale, e all'Arma dei Carabinieri, la mia solidale vicinanza, rinnovando i sentimenti di considerazione e riconoscenza per il quotidiano impegno degli operatori dell'Arma a servizio dei cittadini". "La prego di far pervenire ai familiari del militare le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore - conclude Mattarella - e gli auguri di pronta guarigione al carabiniere rimasto ferito". "La morte del giovane vice brigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso stanotte nell'esercizio delle sue funzioni, è una profonda ferita per lo Stato - ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte - Faremo il massimo per assicurare i responsabili alla giustizia. La mia vicinanza alla famiglia e all'intera Arma dei Carabinieri". “Caccia all'uomo a Roma, per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un carabiniere a coltellate - ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini - Sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa". Il titolare del Viminale è intervenuto anche al Giornale Radio Rai: "Il primo pensiero va a questo ragazzo di 35 anni, che si era sposato da un mese e aveva appena festeggiato il compleanno e ai due bastardi - stiamo lavorando perché vengano presi il prima possibile - per cui la vita di un ragazzo di 35 anni vale un cellulare e un portafogli con 100 euro. E poi l'impegno ad assumere sempre più uomini e donne in divisa e ad accendere sempre più telecamere e a migliorare sempre più la dotazione, penso alla pistola elettrica che tra poche settimane sarà in dotazione di migliaia di uomini e donne in divisa e che spero potrà evitare altri drammi. Per il momento c'è la preghiera e l'abbraccio ai colleghi dell'arma e alla famiglia di Mario". Secondo il vicepremier "il fatto di stanotte ci insegna che con pistola elettrica probabilmente si sarebbe potuta salvare una vita". Poi su Twitter Salvini ha scritto: "Mario, un carabiniere, un eroe, un ragazzo con tutta la vita davanti, era sposato da appena 40 giorni...". "Quanta tristezza, quanta rabbia. Una preghiera, un abbraccio ai suoi cari e all'intera Arma dei Carabinieri. Il mio impegno a prendere questi infami, per fargliela pagare cara", ha aggiunto in un altro tweet. La ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, si è stretta "in un forte abbraccio alla moglie e alla mamma del vice brigadier Mario Cerciello Rega e all'Arma dei Carabinieri - ha scritto in un tweet - Chiedo tolleranza zero per i delinquenti autori del vile atto". Poi, intervistata ai microfoni di Uno Mattina, ha scandito: "Tolleranza zero: non è ammissibile che un vice brigadiere dei carabinieri, 35 anni, sposato da un mese, venga ucciso in un modo cosi barbaro, così efferato, con otto coltellate. C'è qualcosa di inumano in tutto questo. Non può essere tollerato". Ed ha aggiunto: "I colpevoli siano trattati in modo adeguato. Senza attenuanti". "Il mio abbraccio alla famiglia del militare e a tutta l'Arma - ha scritto su Twitter il vicepremier Luigi Di Maio - È un momento di grande dolore per lo Stato". "Quello che è successo stanotte è un atto vile non solo nei confronti dell'Arma ma dello Stato - ha poi commentato Di Maio a SkyTg24 - Non so se gli aggressori sono stranieri o no, ma se dovessero essere persone non italiane, spero che il carcere se lo facciano a casa loro. Se sono irregolari non dovrebbero stare qui". "Sul sistema dei rimpatri dobbiamo agire ancora con più forza", ha rimarcato il capo politico del Movimento 5 Stelle. Di Maion ha annunciato su Facebook che parteciperà ai funerali del vicebrigadiere. "Era un servitore dello Stato, uno dei nostri tanti eroi silenziosi che ogni giorno portano a compimento il loro dovere con coraggio e abnegazione, per garantire la nostra sicurezza. Sarò lì per un ultimo saluto e per rendergli omaggio, anche se non avrei mai voluto doverlo fare così", scrive il vice premier.