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Mafia: Simona Dalla Chiesa, 'Dopo morte papà c''era paura di mostrarsi vicini a noi' (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - "Chi ha fatto delle scelte le ha fatte in quel momento e ormai si è autoposto in una posizione, giusta o sbagliata che sia - aggiunge Simona Dalla Chiesa - Quando hanno ucciso papà c'era una situazione molto fluida, tutti si guardavano intorno...la famosa zona grigia. Chi era dall'altra parte lo sapevamo benissimo ma c'era il ricoloccarsi di tutta una fascia, politica, istituzionale, dei giornali, per capire da dove stesse tirando il vento. Starci vicino significava fare una scelta, netta, di discontinuità". Una sensazione che oggi la figlia di Dalla Chiesa, che insieme ai suoi fratelli Rita e Nando ha scritto un libro dal titolo ' Un papà con gli alamari', "non avverte più". E mentre la sorella Rita in un'intervista ha annunciato di voler vendere la sua casa di Palermo "perché ha bisogno di un momento di distacco" e parla di "un freno a mano tirato" nel cambiamento della Sicilia, Simona - che precisa di non aver letto l'intervista della sorella - a Palermo torna sempre volentieri. "Non sento la necessità di lasciare Palermo. L'ho amata e continuo ad amarla - dice - Il primo anno ho avuto una difficoltà, penso comprensibile, perché venendo qui pensavo che stavo respirando la stessa aria degli assassini di papà. Dopo, fortunatamente, sono tornati i ricordi belli: la scuola, l'università, l'amore, la mia vita con la mia famiglia. Amo Palermo e amo i palermitani".

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