Migranti: Casarini, 'sequestro nave abuso di potere, miserabile vendetta Salvini'
Palermo, 3 set. (AdnKronos) - (di Elvira Terranova) "Il sequestro della nave Mare Jonio è stato un abuso di potere bello e buono. Una piccola e miserabile vendetta. Il ministro Salvini nei suoi ultimi cinque minuti al Viminale ha voluto fare questo scherzo". A parlare con l'Adnkronos è Luca Casarini di Mediterranea Saving Humans, che si trova sulla Mare Jonio sequestrata la notte scorsa dalla Guardia di Finanza pochi minuti dopo che l'imbarcazione ha fatto ingresso in acque territoriali italiane. "E' tutto assurdo - dice Casarini, che si trova alla fonda a meno di tre miglia dalla costa di Lampedusa- Il punto è che noi ieri sera siamo stati autorizzati dalla Capitaneria di porto. Noi siamo entrati in acque territoriali perché autorizzati, lo ribadisco. Ma poi nella notte è arrivata una motovedetta della Guardia di Finanza che ci contesta di avere violato il decreto, con la nave vuota e con l'autorizzazione. Insomma, gli ultimi 5 minuti da ministro Salvini ha fatto questo scherzo". E rivela che quando gli è stato notificato il provvedimento i finanzieri gli hanno detto: "Siamo costernati". Poi Casarini ribadisce con forza: "E' un grave abuso di ufficio, ci sono fior di avvocati che ci stano lavorando. Si dovrà dimostrare che per l'ennesima volta quel signore che occupava quel posto lo usava per fare cose illegali. Ma i fastidi, come i ministri passano. Una piccola e miserabile vendetta che viene fatta dopo una grande pagina di affermazione di obbligo al soccorso al mare, di rispetto delle convenzioni internazionali. Perché questa missione Mediterranea 04 ha affermato che innanzitutto i naufraghi, quelli che vengono soccorsi in mare, sono naufraghi. E' lo status di queste persone che scappano dalla guerra".