Migranti: vittima, 'il capo libico il più spietato, torturava chiunque' (2)
(AdnKronos) - Due delle vittime hanno detto, a proposito di uno dei tre fermati, Mohamed Condè: "Egli è la persona conosciuta con il soprannome di “Suarez””; questa persona lavorava per il capo Ossama ed è un suo fedelissimo - spiegano i naufraghi ai poliziotti della Squadra mobile guidata da Giovanni Minardi - egli si occupava della vigilanza ed era armato di fucile. Minacciava e torturava noi migranti e decideva, poiché godeva della fiducia di Ossama, chi di noi poteva uscire dal carcere, in quanto si occupava della riscossioni dei riscatti richiesti, ai nostri parenti, in cambio della nostra liberazione”.