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Migranti: Di Giacomo (Oim) smentisce testimone torture, 'Ma a Zawyia non abbiamo container' (2)

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AdnKronos
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(AdnKronos) - Un altro testimone racconta agli uomini della Squadra mobile di Agrigento, diretti da Giovanni Minardi, e ai pm della Procura di Agrigento, diretta da Luigi Patronaggio, di essere stato "venduto" da un uomo dell'Oim. "Io, sono riuscito ad uscire poiché Mohamed - racconta - il libico dell'Oim, mi ha venduto, forse per 500 dinari, ad un altro libico, tale Shibakshi. Quest'ultimo mi ha trattato molto bene ed ho lavorato alle sue dipendenze, come bracciante agricolo, fino all'atto della mia partenza verso l'Italia". "I centri in Libia, tranne quello di Tripoli, non hanno dei container dell'Oim - ribadisce Di Giacomo - Che ci siano violazioni di diritti umani, rispetto a cui l'Oim non può fare più di tanto, è un dato di fatto. Siamo sicuri che ci siano violazioni dei diritti in Libia e proprio per questo motivo chiediamo che chiudano tutti i centri perché sono in condizioni inaccettabili". Poi sottolinea: "Vorrei che fosse chiaro che noi non difendiamo questi centri libici, se poi c'è qualcosa da chiarire, siamo disponibili a farlo. Se qualcuno usa le nostre casacche a nostra insaputa non lo sappiamo. Noi, comunque, non abbiamo potere di controllo in quei centri. Cerchiamo di alleviare per quel poco che ci viene permesso".

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