Lupi: prefettura Belluno, nessun pericolo per la pubblica incolumità
Belluno, 17 set. (AdnKronos) - Il ritorno del lupo nelle montagne bellunesi non rappresenta un pericolo per la pubblica incolumità, ma è un fenomeno che occorre continuare a monitorare con attenzione per i danni che questo provoca alle attività zootecniche, fondamentali per la tutela dell'ambiente montano, e per la preoccupazione che essa ingenera in alcune comunità locali. E' questo l'esito del tavolo tecnico tenutosi oggi in Prefettura a Belluno, alla presenza della Provincia di Belluno, dei Carabinieri Forestali e dei rappresentanti dei Comuni di Alano di Piave, Alleghe, Alpago, Arsiè, Belluno, Borgo Valbelluna, Cesiomaggiore Chies d'Alpago, Colle S. Lucia, Cortina d'Ampezzo, Falcade, Feltre, Fonzaso, Lamon, Limana, Livinallongo del Col di Lana, Ponte nelle Alpi, Quero Vas, Rocca Pietore, Selva di Cadore, Seren del Grappa, Sovramonte, Tambre. Durante l'incontro la Polizia Provinciale ed i Carabinieri Forestali hanno fornito un aggiornamento della situazione che fa registrare un aumento della presenza di lupi nel territorio provinciale. A fronte di ciò, è stato confermato che il ritorno del predatore non costituisce un pericolo per la pubblica incolumità, sebbene alcuni degli amministratori presenti abbiano sottolineato la preoccupazione delle rispettive comunità, specie quelle residenti nelle zone più isolate. Difatti, dal secondo dopoguerra ad oggi, non si registrano casi documentati di aggressione o uccisione di persone da parte del lupo.