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Csm, eletti i pm D'Amato e Di Matteo

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AdnKronos
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Roma, 9 ott. (Adnkronos) - Sono Antonio D'Amato e Nino Di Matteo i due pm eletti al Consiglio superiore della magistratura. D'Amato, procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere, ha avuto 1460 voti, mentre Di Matteo, pm del processo sulla trattativa Stato-mafia e ora sostituto alla Dna, ne ha ottenuti 1184. D'Amato e Di Matteo sostituiscono a Palazzo dei Marescialli i due togati Antonio Lepre e Luigi Spina, che si sono dimessi dopo lo scandalo che ha travolto il Csm per i fatti emersi dall'inchiesta di Perugia. "Dopo lo tsunami che ha colpito il Csm prevale Magistratura Indipendente I risultati, ormai definitivi, delle elezioni suppletive del Csm ci consegnano il dato di una magistratura moderata che vince e si afferma". Lo dichiara in una nota il deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin componente della Commissione Giustizia di Montecitorio ed ex componente laico del Csm. "Vince la libertà, la tutela vera dell'autonomia e indipendenza della magistratura contro la burocrazia e gli accordi di potere. I magistrati che votano smentiscono i giornaloni - sottolinea - che davano vincenti la sinistra giudiziaria e Di Matteo". "Di Matteo entra senza il plebiscito auspicato da televisioni e giornali. Vince ed è primo un magistrato, Antonio D'Amato, che si è guadagnato sul campo, con il lavoro quotidiano umile e silenzioso, la stima e la fiducia dei suoi colleghi", conclude. "Buon lavoro agli eletti" arriva dal vicepresidente del Csm, David Ermini che dice: "Appena rientro (da Marsala per inaugurare il nuovo tribunale, ndr) sarà convocata la commissione verifica titoli e spero che già domani possano operare. Da lunedì prenderanno parte alle commissioni, quindi buon lavoro". "Sono convinto che potremo lavorare bene tutti insieme, buon lavoro a tutti noi", ha aggiunto sottolineando che "i consiglieri del Csm, quando entrano al Consiglio superiore della magistratura, non devono rispondere alle correnti. Tanto è vero che la Costituzione dice che i consiglieri togati e laici non possono essere rieletti, proprio perché chi entra non deve cercare un consenso che gli può servire per una rielezione. Lavori libero". "E così deve essere per tutti - dice - Ci sono tantissime votazioni dove coloro che appartengono alla stessa componente votano in maniera diversa. Perché deve essere così, si deve scegliere il migliore. Ognuno deve fare una valutazione che deve essere propria". Al terzo posto Francesco De Falco, sostituto procuratore a Napoli, che dopo avere incalzato Di Matteo in un lungo testa a testa, ha chiuso con 950 voti . Seguono Fabrizio Vanorio sostituto procuratore a Napoli, 615 voti; Anna Canepa, sostituto alla Dna ed ex segretario di Magistratura democratica, che ha ottenuto 584 voti; Tiziana Siciliano procuratore aggiunto a Milano, 413 voti; Paola Cameran, sostituto procuratore generale a Venezia, 311 voti; Simona Maisto, sostituto a Roma , 163 voti; Gabriele Mazzotta aggiunto a Firenze, 151 voti; Alessandro Milita, aggiunto a Santa Maria Capua Vetere, 146 voti; Grazia Errede sostituto a Bari , 134 voti; Andrea Laurino sostituto ad Ancona, 127 voti; Alessandro Crini, procuratore a Pisa, 105 voti; Francesco De Tommasi, sostituto a Milano, 79 voti; Anna Chiara Fasano, sostituto a Nocera Inferiore, 51 voti; Lorenzo Lerario , sostituto procuratore generale a Bari, 25 voti. Le schede bianche sono state 301, nessuna scheda nulla.

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