Mafia: pentito Lo Iacono, 'ho deciso di collaborare per dare una mano alla giustizia'
Palermo, 17 ott. (Adnkronos) - "Ho cambiato idea, perché capisco che una normale collaborare con la giustizia e dare anche un'occasione migliore, diciamo, per la mia vita e la vita della mia famiglia e di poterne uscire da questa vita, che non ritengo che sia... che mi appartiene e dare una mano alla giustizia”. Con queste parole io neo pentito Francesco Lo Iacono ha annunciato alla Procura di Palermo di volere nuovamente collaborare con la giustizia dopo avere annunciato che non voleva più parlare con i pm. È quanto emerge dal verbale, reso il 4 ottobre scorso, depositato dai pm al processo dell'omicidio dell'avvocato Enzo Fragalà. Proprio oggi la Corte d'assise si Palermo ha ammesso la deposizione del pentito rinviando la requisitoria prevista. Lo Iacono aveva fatto una dichiarazione scritta, in cui aveva dichiarato di voler interrompere il percorso di collaborazione con la giustizia, che aveva precedentemente intrapreso; poi ha mandato un'ulteriore lettera in cui ha chiesto di essere nuovamente ascoltato. E ha reso le dichiarazioni anche sull'omicidio Fragalà, indicando il presunto mandante. Il collaboratore ha fornito una nuova versione sulla l'esecuzione materiale dell'aggressione mortale ai danni del noto penalista palermitano e ha indicato anche il mandante nella persona di Gregorio Di Giovanni, considerato il capomafia di Porta Nuova e già sospettato. Ma poi sul suo conto non è mai stata aperta l'indagine per mancanza di prove.