Messina: sequestrata da Gdf maxi discarica abusiva, 'modificata morfologia territorio' (2)
(Adnkronos) - Più in particolare, come documentato dalle indagini svolte, l'enorme abusiva discarica oggi cautelata, sita in località Gravitelli, in prossimità dell'omonimo torrente e di un noto eremo cinquecentesco, "è stata destinataria di molteplici rifiuti, identificabili in sfabbriciti, laterizi, elementi cementizi, ceramici, plastici ed in vetroresina, residui di materiale in gesso, tubazioni, profilati in PVC, frammenti di asfalto, polistirolo, pneumatici, sanitari, terra derivante da attività di sbancamento, rifiuti vegetali derivanti da scerbatura". Nell'ambito della stessa attività, i Finanzieri hanno, altresì, sequestrato i mezzi pesanti, utilizzati per trasportare e scaricare i rifiuti speciali (prelevati presso diversi cantieri edili del comprensorio messinese), nonché mezzi da movimento terra (pale meccaniche ed escavatori), utilizzati per creare le buche che venivano riempite con i rifiuti, poi coperte e livellate. Gli accertamenti disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina ed eseguiti dalla Guardia di Finanza hanno documentato, in aggiunta, "la singolare circostanza come gli indagati risultassero contigui a strutturate organizzazioni criminali di matrice mafiosa: del resto, appare inverosimile che una discarica di tali dimensioni non abbia suscitato reazioni da parte della cittadinanza". "Non si esclude che tale contingenza possa trovare logica spiegazione nel possibile timore per eventuali ritorsioni, in virtù dei rapporti parentali degli indagati con il boss, ora collaboratore di giustizia, già dominante sulla zona di Gravitelli di Messina", spiegano gli investigatori. Vieppiù, "si è accertato come primarie e numerose imprese edili – impegnate in importanti opere di costruzione e/o ristrutturazione di complessi residenziali, centri commerciali, cliniche private, centri benessere, opere di riqualificazione del territorio (anche connesse all'eliminazione dell'annoso problema relativo alle baracche che grava sulla città di Messina) – abbiano scelto la più comoda - ed economica - via dello smaltimento illegale dei relativi rifiuti".