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Farmaci, diabetologo: 'Fondi sufficienti, basta definire priorità spesa'

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AdnKronos
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Roma, 5 dic. (AdnKronos Salute) - "In questo momento c'è grande discussione sulla spesa sanitaria. E' giusto, è una voce rilevante del bilancio dello Stato. In più contesti si sente dire che i fondi non sono sufficienti. Io sono abbastanza convinto che ci sia la possibilità di rivistare alcune voci di spesa, liberando risorse da rendere disponibili in contesti dove potrebbero rendere di più". A dirlo all'AdnKronos Salute Enzo Bonora, professore ordinario di Endocrinologia dell'Università di Verona, oggi a Roma a margine della presentazione della campagna 'Spingersi oltre' contro il diabete di Msd. "Nel contesto del diabete, che interessa 4 milioni di italiani e che più o meno direttamente fa morire 125 mila connazionali ogni anno - ricorda Bonora - si spendono ogni anno 8-900 milioni di euro in farmaci. C'è una grandissima polemica sulla possibilità di prescrivere certi medicinali contro il diabete che sono più cari di altri e c'è anche una certa pressione a non prescriverli. Senza entrare nel merito della logica della prescrizione, io faccio dei confronti con altre voci di spesa farmaceutica per prodotti che non riguardano patologie così rilevanti come il diabete: ad esempio, i farmaci anti-ulcera costano ogni anno al Servizio sanitario nazionale circa 900 milioni di euro l'anno. Ebbene, questi medicinali curano la gastrite, curano l'ulcera, ma difficilmente potranno servire a combattere una malattia che mette a rischio della vita come il diabete". "Non capisco questa mancata attenzione nella riduzione della spesa per farmaci che non sono salvavita - osserva lo specialista - e questo accanimento per la riduzione della spesa per farmaci che invece lo sono. Francamente mi sembrano discussioni che non tengono conto delle priorità nell'allocazione della risorse in sanità. Non potendo inserire altre risorse, bisogna decidere le cose più importanti e quelle importanti".

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