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Mafia: arresto assistente parlamentare, indagata per falso deputata Occhionero (Iv) (2)

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AdnKronos
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(Adnkronos) - Durante l'interrogatorio davanti ai pm della Dda Occhionero aveva detto tra le lacrime: "Ho sbagliato. Ho sbagliato tutto. Mi sono fidata di lui", giustificando così la collaborazione di Antonello Nicosia, quest'ultimo accusato di associazione mafiosa. "Mi era stato presentato dai Radicali, veniva dal mondo dell'associazionismo, si diceva difensore dei diritti dei detenuti", aveva aggiunto. "L'ho conosciuto così e poi, anche in virtù del rapporto personale che si era creato, mi sono fidata ciecamente", aveva detto ai pm Francesca Dessì, Gerry Ferrara e all'aggiunto Paolo Guido. Ai magistrati che le chiedevano come abbia potuto assumere come collaboratore un uomo che aveva avuto una condanna a 10 anni per traffico di droga, Occhionero aveva risposto: "Alla Camera non c'è alcun controllo, perché avrei dovuto fare controlli io?". L'ex collaboratore, oltre a progettare estorsioni e omicidi col capomafia di Sciacca Accursio Dimino, approfittava del suo ruolo per entrare nelle carceri di massima sicurezza e incontrare boss mafiosi detenuti veicolando all'esterno informazioni sugli istituti di pena, interessandosi a vicende personali di capimafia come Filippo Guttadauro, cognato del boss Matteo Messina Denaro, e informandosi su eventuali intenzioni dei mafiosi di collaborare con la giustizia.

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