Coronavirus: sindaco Verona incontra la comunità cinese, 'massima solidarietà'
Verona, 14 feb. (Adnkronos) - Un incontro tra l'amministrazione comunale di Verona e la comunità cinese, contro l'allarmismo da Coronavirus e per una piena collaborazione, anche nell'applicazione del protocollo sanitario. Per fare il punto della situazione, e raccogliere richieste ed esigenze, il sindaco Federico Sboarina ha ricevuto questa mattina, a Palazzo Barbieri, il console generale della Repubblica popolare cinese a Milano Wang Huijuan e il presidente dell'associazione principale dei cinesi di Verona Conglian Hu, accompagnati da una delegazione di associati. Al centro del colloquio le ricadute locali dell'epidemia e la richiesta dell'associazione di avere un supporto nell'auto-quarantena. La comunità cinese, infatti, ha deciso che tutti i connazionali provenienti dalla Cina, anche se in buona salute, una volta arrivati a Verona debbano rimanere in isolamento per 14 giorni, in casa o in una idonea struttura. Il Comune si è immediatamente fatto parte attiva e il sindaco ha già contattato l'Ulss 9 che ha garantito un supporto per l'applicazione del protocollo di monitoraggio delle persone in quarantena. Nel caso in cui l'associazione dei cinesi trovasse un luogo idoneo, medici e infermieri seguiranno i soggetti in isolamento. Il Comune si è reso disponibile a collaborare per altre necessità. “Il popolo cinese sta vivendo un momento di grande difficoltà – ha detto il sindaco -. Ecco perchè, anche in virtù del consistente numero di cinesi che risiedono a Verona, non posso che esprimere la massima solidarietà a nome di tutta la comunità scaligera. Le attività di tanti cittadini cinesi, che da anni vivono nella nostra città, sono in difficoltà o comunque stanno accusando la preoccupazione generalizzata da Coronavirus. Che ci sia un problema internazionale è innegabile, ma questo non va trasformato in allarmismi che generano paura e negatività, dannose per tutti. Ecco perché ci siamo resi disponibili fin da subito ad ascoltare le esigenze dell'associazione principale dei cinesi. Accolgo con favore il senso di responsabilità dimostrato con la scelta dell'auto-quarantena e collaboreremo al fine di dare un supporto concreto anche per quanto riguarda l'applicazione del protocollo sanitario. Siamo inoltre in contatto con il nuovo ambasciate italiano in Cina per portare avanti le iniziative intraprese dopo la firma del gemellaggio, progettualità che devono proseguire. Agli amici di Hangzhou ho già inviato una lettera di solidarietà”.