Coronavirus: Nissoli (Csv Milano), 'volontariato è un vaccino, non deve fermarsi'
Milano, 29 feb. (Adnkronos) - “In questi giorni, segnati anche in Italia dall'epidemia influenzale da coronavirus, stiamo correndo diversi rischi, sociali oltre che sanitari ed economici. Tra questi ci preme evidenziare quello di un accrescersi della frattura tra le istituzioni e i cittadini, fenomeno che ci preoccupa perché causa possibile del deteriorarsi delle relazioni sociali. Senza entrare nel merito delle responsabilità, crediamo che un ruolo molto importante di collante debba essere mantenuto dai cosiddetti corpi intermedi e, tra questi, quello agito dal volontariato organizzato”. Lo afferma Ivan Nissoli, presidente del Centro di Servizio per il Volontariato Città Metropolitana di Milano. “Confermiamo - continua Nissoli - quanto, anche ora, sia importante l'espressione di un senso di responsabilità da parte dei cittadini attivi per l'interesse generale della comunità nel continuare a costruire fiducia, relazioni e legami tra le persone e tra queste e le istituzioni". Per il presidente di Csv Milano è "necessario continuare, pur con le dovute precauzioni sanitarie ad esserci vicini, a non isolarci in casa, a prestare attenzione ai più deboli che possono essere doppiamente esposti ai rischi sanitari, perché spesso meno informati e più isolati: pensiamo agli anziani, ai senza fissa dimora, agli immigrati, ai malati psichiatrici e a tutte le altre categorie fragili. Questo è un impegno supplementare nel trovare il più possibile forme organizzative e gestionali, magari nuove, che non comportino il venir meno della solidarietà reciproca, anche informale, perché è proprio nei momenti di difficoltà che serve maggiore coesione, impegno e fantasia”.